Paese: Italia
Regia: Gianni Amelio
Interpreti: Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Leonardo Maltese, Sara Serraiocco
Durata: 134 min
Alla fine degli anni Sessanta a Roma, un processo scosse l’opinione pubblica. Il drammaturgo e poeta Aldo Braibanti fu condannato a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio per aver esercitato un potere coercitivo su uno dei suoi studenti e amici, ancora minorenne. Il ragazzo fu internato in un ospedale psichiatrico e sottoposto a elettroshock per “guarire” dall’influenza di Braibanti. In seguito, il reato di plagio fu cancellato dal codice penale, rivelando il suo utilizzo ingiusto per perseguire coloro che erano considerati “diversi” dalla norma.
Un film sulla violenza e l’ottusità della discriminazione. L’amore sottomesso al conformismo alla malafede. Uno spaccato della provincia italiana nei cruciali anni Sessanta, quando benessere economico non andò di pari passo con l’intelligenza delle cose, con l’apertura sentimenti. La famiglia come luogo chiuso, dove i contrasti tra le generazioni restano conflittuali. Dietro una facciata permissiva, i pregiudizi esistono e resistono ancora, generando odio e disprezzo per ogni “irregolare”. Ma non è più tempo di subire né tollerare nessuna forma di sopruso verso gli individui meno protetti. E questo film vuole infondere il coraggio di ribellarsi.
Gianni Amelio
L’ingresso al Cineclub è riservato agli abbonati.
L’ingresso al Cineclub per i non abbonati: 6,00€
Paese: Italia
Regia: Gianni Amelio
Interpreti: Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Leonardo Maltese, Sara Serraiocco
Durata: 134 min
Alla fine degli anni Sessanta a Roma, un processo scosse l’opinione pubblica. Il drammaturgo e poeta Aldo Braibanti fu condannato a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio per aver esercitato un potere coercitivo su uno dei suoi studenti e amici, ancora minorenne. Il ragazzo fu internato in un ospedale psichiatrico e sottoposto a elettroshock per “guarire” dall’influenza di Braibanti. In seguito, il reato di plagio fu cancellato dal codice penale, rivelando il suo utilizzo ingiusto per perseguire coloro che erano considerati “diversi” dalla norma.
Un film sulla violenza e l’ottusità della discriminazione. L’amore sottomesso al conformismo alla malafede. Uno spaccato della provincia italiana nei cruciali anni Sessanta, quando benessere economico non andò di pari passo con l’intelligenza delle cose, con l’apertura sentimenti. La famiglia come luogo chiuso, dove i contrasti tra le generazioni restano conflittuali. Dietro una facciata permissiva, i pregiudizi esistono e resistono ancora, generando odio e disprezzo per ogni “irregolare”. Ma non è più tempo di subire né tollerare nessuna forma di sopruso verso gli individui meno protetti. E questo film vuole infondere il coraggio di ribellarsi.
Gianni Amelio
L’ingresso al Cineclub è riservato agli abbonati.
L’ingresso al Cineclub per i non abbonati: 6,00€