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Il delitto perfetto (1954) – V.O. sottotitolata

25/10/2016 18:30

Il delitto perfetto - Teatro Magnetto, 25 ottobre

Titolo: IL DELITTO PERFETTO (1954) (Dial M for Murder – USA – 1954)
Regia: Alfred Hitchcock
Interpreti: Grace Kelly, Ray Milland, Robert Cummings, John Williams
Soggetto: Frederick Knott
Sceneggiatura: Frederick Knott
Fotografia: Robert Burks
Costumi: Moss Mabry
Scenografia: Edward Carrere
Musica: Dimitri Tiomkin
Montaggio: Rudi Fehr
Durata: 1h 45min

Il Film

Tony Wendice decide di architettare un piano per uccidere la ricca moglie Margot.

Il Regista

Come in quasi tutte le sue opere, Alfred Hitchcock fa la sua consueta breve apparizione, comparendo fra i partecipanti ad un banchetto universitario, ritratti in
una fotografia appesa alla parete di casa Wendice. Nel 1966 il libro-intervista realizzato da François Truffaut “Il cinema secondo Hitchcock” è fondamentale per
richiamare sul regista l’attenzione dei critici americani che non lo ritenevano un maestro mentre quelli francesi già riconoscono in lui una delle personalità più
rilevanti del cinema contemporaneo.

Commenti dei critici

Un telefono e un bel paio di forbici. È tutto quello che basta al maestro per renderci felici. La storia è prevalentemente atmosfera teatrale. Il tutto deve comunicare una sensazione di “finito”, quasi un briciolo di claustrofobia. Perché la sequenza dell’assassinio, una legittima difesa, si svolge in una stanza chiusa e molto ruota intorno a una chiave e uno zerbino. (…) Lei è Grace Kelly, più bella e affascinante che mai. Qui vittima più di una volta, seppure sempre destinata a essere poi salvata. Agli hitchcockiani il film è caro anche per le scenografie dai colori rumorosi e per le tinte della pellicola, un tenero omaggio ai primi esperimenti di superamento del bianco e nero. (…)

(Walter Veltroni – Certi piccoli amori – Dizionario sentimentale di film – 1994)

(…) Haynes lavora da sempre sul melodramma femminile. ‘Carol’ è un nuovo, incandescente, capitolo di quel percorso, in cui il grande direttore della fotografia Ed Laclunan è stato, e rimane, un partner indispensabile. È una New York magica, di soffici color caramella, bagnata di luce calda, i suoi interni foderati di legni scuri, l’aria spruzzata di fiocchi di neve, il martini con oliva che si beve come l’acqua, l’atmosfera elettrizzata dal Natale… (…) Haynes mette in scena l’innamoramento tra le due donne lentamente, con dolcezza, il riserbo e la pudicizia (…) Fedele alla scrittura precisa, vividissima di Highsmith, anche Haynes lavora di grande dettaglio: quello di ‘Carol’ è un erotismo giocato in gran parte a distanza, e sui particolari – di un polso, una caviglia, del rossore improvviso che appare su una guancia, di una ciocca di capelli fuori posto… come visti dagli occhi delle due amanti. (…)

(Giulia D’Agnolo Vallan – Il Manifesto – gennaio 2016)

Hitchcock non aveva grandi aspettative su questo film e gli aveva dedicato poco tempo, eppure il risultato fu eccellente. I critici apprezzarono la capacità del
regista di sfruttare cinematograficamente l’origine teatrale del testo valorizzandone pienamente la concentrazione: il film si svolge tutto all’interno della casa, solo
due o tre volte la cinepresa esce all’esterno, rispettando rigorosamente l’unità di luogo e di azione. (…) Lo studioso Gianfranco Bettetini ha dedicato un’analisi
ampia ed approfondita alle principali sequenze del film, nel suo libro “Tempo del senso”, studiando in particolare l’uso del tempo, la costruzione della suspense e
le varie tecniche cinematografiche utilizzate dal regista. Il film segna l’inizio della collaborazione fra Hitchcock e Grace Kelly, con la quale girerà gli altri due film
successivi, “La finestra sul cortile” e “Caccia al ladro”. Il regista trovò in lei un’attrice pienamente rispondente alle sue esigenze espressive: una bionda elegante
in apparenza fredda e distaccata, in realtà con un gran “fuoco dentro”.

(Nota critica da Wikipedia)

Note

Ne è stato girato un remake nel 1998, “Delitto perfetto”, diretto da Andrew Davis ed interpretato da Michael Douglas, Gwyneth Paltrow e Viggo Mortensen. Il delitto perfetto (Dial M for Murder), diretto da Alfred Hitchcock, era stato girato in 3D e fu distribuito in formato stereoscopico nel lontano 1954, quando ancora neppure si immaginava il futuro “digitale”.

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