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Brooklyn

17/02/2017 18:30

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Brooklyn - Teatro Magnetto

Titolo BROOKLYN (idem – Irlanda – GB – Canada – 2015)
Regia John Crowley
Interpreti Saoirse Ronan, Domhnall Gleeson, Emory Cohen, Jim Broadbent
Soggetto Colm Tóibín – (romanzo)
Sceneggiatura Nick Hornby
Fotografia Yves Bélange
Costumi Odile Dicks-Mireaux
Scenografia François Séguin
Musica Michael Brook
Montaggio Jake Roberts
Durata 1h 53min

Il Film

Negli anni ‘50 Eilis Lacey lascia l’Irlanda per raggiungere gli Stati Uniti. Arriva così a Brooklyn, dove trova alloggio nella pensione per sole donne della signora
Kehoe. Quando però giunge la notizia della morte di sua sorella, Eilis torna in Irlanda dove si troverà di fronte a una difficile scelta di vita: rimanere nella sua terra
natìa o tornare a Brooklyn.

Il Regista

John Crowley è un regista irlandese noto per i suoi film “Intermission” (2003) e “Boy A” (2007) e “Closed “Circuit” (2013). Molto attivo anche in teatro, ha diretto
numerose prime di Broadway.

Commenti dei critici

Questo bel filmone romantico con un amore a tre punte, ha qualificati angeli custodi, da Colm Toìbin autore del bellissimo romanzo (…) allo sceneggiatore scrittore Nick Hornby. Il regista John Crowley ha molta Broadway nel suo Dna, si vede negli interni e nella resa degli attori, ma ha anche diretto due episodi di «True detective». (…) Ottima confezione, prova da (mancato) Oscar di Saoirse Ronan, col mondo che diventa un interno di coscienza di una ragazza divisa tra due mondi e due uomini.

(Maurizio Porro – Corriere della Sera – marzo 2016)

Era in lizza per tre dei più importanti Oscar del 2016: ‘Brooklyn’ di John Crowley. Se la candidatura per il miglior film appariva, malgrado i pregi, eccessiva, Saoirse Ronan era invece degna di contendere come migliore protagonista con la vincitrice Brie Larson; e, quanto alla sceneggiatura non originale di Nick Hornby (…), rappresenta un esempio di stile e sobrietà che avrebbe meritato un riconoscimento. (…) ‘Brooklyn’ ha l’apprezzabile buon gusto di non scivolare mai nel melodramma, col rischio di diventare scontato e poco credibile. Conserva invece, fino alla fine, un tono ‘medio’ molto giusto, più attento alla ricostruzione di un periodo storico e motivato a restituire un profumo di gioventù, l’aroma antico di un tempo in cui le speranze di una vita migliore andavano di pari passo con le
difficoltà, la solitudine, la nostalgia. (…) Brooklyn del tempo che fu è il teatro di un film che si caratterizza per tratti – oggi rari – di grazia e dolcezza. Dolcezza ben
riassunta dal viso e dai grandi occhi chiari di Saoirse Ronan, sulle cui spalle l’intero film è adagiato, e che si estende anche ad altri personaggi. Inclusi i character
maschili di Tony e Jim, inconsapevoli rivali in amore, interpretati da due ottimi attori giovani come l’emergente Emory Cohen e il Domhnall Gleeson di ‘Revenant’.

(Roberto Nepoti – La Repubblica – marzo 2016)

Che Saoirse Ronan avesse la recitazione nel sangue si era capito fin dalla prima apparizione, quando, a 12 anni, spiccava, piccola e bionda, nel dramma romantico di «Espiazione», regia di Joe Wright, guadagnando una nomination allora mai nemmeno sognata. In «Brooklyn» (…) Ronan, irlandese come la protagonista della storia, disegna con la sicurezza di un’attrice consumata (…) un personaggio che provoca empatia al primo sguardo. (…) La candidatura all’Oscar è arrivata anche stavolta. Per vincere ci sarà tempo, basta non perdere la trasparenza dello sguardo.

(Fulvia Caprara – La Stampa – marzo 2016)

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